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1) STORICO DEI RAPPORTI.
Aperta la sezione rapporti di sicurezza, l’operatore avrà accesso allo storico dei rapporti, suddivisi in successione di tempo e nelle voci di rilevazione.
Sull’asse verticale principale viene riprodotta la data a cui si riferisce, su quello orizzontale principale le corrispondenti voci di rilevazione, visualizzabili nell’intestazione delle colonne, tra cui:
- Rapporti;
- Eventi;
- Attività;
- Interventi;
- Danneggiamenti;
- Danni alla proprietà.
L’incrocio di queste due voci, permette di visualizzare le distribuzioni numeriche degli eventi e delle attività riscontrate e registrate, come risultato del processo di rilevazione e inserimento effettuati dagli operatori ed organizzati dalla piattaforma attraverso la loro elaborazioni in statistiche.
L’asse orizzontale principale è completato, in sequenza, da altre voci, che esprimono inoltre contenuti informativi su attività di Quality Management applicate ai rapporti di servizio.
2) COME REDIGERE UN RAPPORTO DI SICUREZZA
Il rapporto di sicurezza WSP è un format digitale attraverso il quale, l’utente abilitato, inserisce informazioni su eventi riscontrati e sulle attività di sicurezza, poste in essere su propria iniziativa oppure richieste da livelli di comando superiore, nonché su quelle di altre figure coinvolte nel processo aziendale, secondo le disposizioni operative di servizio.
I dati e le informazioni sono organizzate secondo uno schema che prevede la scelta di una o più voci racchiuse nelle “tendine” con intestazione, le quali riportano un tipo di attività o di evento, e la compilazione integrativa di parti libere, in cui l’operatore potrà descrivere, in maniera sintetica, eventuali dettagli di quanto riscontrato ed eventualmente allegare anche immagini e file documentali.
Per redigere un nuovo rapporto di sicurezza, l’operatore selezionerà la casella + aggiungi report.
La struttura delle voci e le informazioni richieste all’utente, sono diverse in relazione al ruolo attribuitogli nell’ambito del sistema di gestione, il quale distingue, per la compilazione dei report, tre livelli di accesso:
- Operatore;
- Supervisor;
- Quality manager.
L’OPERATORE, aperta la finestra del nuovo rapporto di servizio con la data corrente (automatica), potrà modificare, innanzitutto, l’ora in cui eventi e attività si sono verificati, in quanto non sempre possono essere digitalizzati in tempo reale. Una volta definito l’orario, proseguirà la compilazione indicando l’eventuale coinvolgimento di altri operatori e successivamente, aprendo la tendina AREA, selezionerà la voce relativa alla zona o lo spazio all’interno del quale è stata rilevata o prodotta l’informazione. Ad esempio, se l’operatore volesse inserire come attività l’attivazione di un allarme, indicherà la zona controllata dai sensori.
Accanto alla tendina area, potranno essere indicati eventuali soggetti verso cui notificare le informazioni che si stanno registrando nel report ed esprimere una valutazione sulla loro entità, nella tendina RILEVANTE.
Successivamente, il report, richiede all’operatore di inserire informazioni relative ad uno o più fatti e avvenimenti, all’eventuale attività posta in essere, oppure su entrambi. Gli EVENTI e le ATTIVITÀ verranno scelte tra un elenco di voci all’interno delle tendine e integrate da informazioni sulla loro frequenza (quantità), persone coinvolte ed eventuali interventi, qualora necessitati.
Nel caso in cui l’operatore riscontrasse un principio di allagamento e fosse incaricato di attivare la procedura di evacuazione, selezionerà nel report l’area interessata, l’evento riscontrato, ovvero il principio di allagamento e l’attività svolta in risposta all’evento, come ad esempio l’invio dei messaggi di emergenza e la gestione dell’allarme.
In particolare, per quanto riguarda la gestione degli allarmi, il report prevede una sezione integrativa, racchiusa in due tendine:
- SONO STATI RISCONTRATI ALLARMI, all’interno del quale l’operatore potrà indicare se ha riscontrato un allarme reale, oppure un falso allarme;
- INTERVENTI ESTERNI, rispetto alla quale potranno essere fornite informazioni circa eventuali coinvolgimenti di soggetti esterni, come ad esempio polizia, vigili del fuoco, ambulanza ecc.
Le informazioni su eventi e attività sono arricchite dalle susseguenti voci relative a danni e guasti.
Per quanto riguarda i danni, l’operatore potrà scegliere tra la tendina DANNI A TERZE PARTI, che verrà compilata qualora riscontrasse che soggetti esterni abbiano riportato danni contro la propria persona o cose, ovvero DANNI ALLA STRUTTURA quando, a causa di danneggiamenti, cattiva manutenzione, avvenimenti imprevisti ed imprevedibili, viene rilevata una riduzione quantitativa o funzionale del bene oggetto di tutela.
Sui GUASTI a sistemi ed impianti spuntati nella tendina EVENTI e sui DANNI di cui sopra, è possibile indicare eventuali soggetti a cui notificare la segnalazione e descriverne, nel riquadro sottostante, dettagli e caratteristiche, considerando la gravità degli effetti e il tempo che intercorre tra il sorgere del guasto e l’andata fuori servizio. E’ importante che tutte le informazioni vengano redatte in modo chiaro e conciso.

Nel caso in cui, per negligenza, imperizia o imprudenza, l’operatore non provveda a rilevazioni oppure, in generale, ad adempiere alle procedure operative non svolgendo determinate attività, verrà istruita la tendina ATTIVITÀ NON RILEVATE (UNA O PIÙ NON RILEVATE) e verrà indicato il soggetto che ha comunicato l’irregolarità, scegliendolo tra le voci contenute nella tendina SEGNALATO DA.
Il report di sicurezza verrà completato attraverso la compilazione dell’ultima sezione RAPPORTO DI SERVIZIO, in cui l’operatore potrà descrivere quanto rilevato mettendo insieme i diversi punti selezionati, ovvero una sintesi esplicativa dei contenuti inseriti, esposti specificando eventuali dettagli.
Il rapporto può essere accompagnato da documenti e immagini, selezionando la casella FILE UPLOAD, con la quale l’operatore renderà maggiori comprensioni e un più attento esame di quanto rilevato.
Assicuratosi che tutte le informazioni riportate sul modulo siano complete, aggiornate e precise, l’operatore procederà al salvataggio, premendo il pulsante SALVA.
Il SUPERVISORE, incaricato della procedura di revisione dei report respinti dal Quality manager, in virtù del loro contrasto a determinati standard qualitativi, oppure perché caratterizzati da errori sostanziali nella compilazione delle voci, avrà accesso ad un riquadro supplementare, attraverso il quale procederà ad inserire, per conto di un altro operatore, eventuali correzioni di errori e inesattezze. Selezionerà, nella tendina INSERISCI RAPPORTO PER CONTO DI UN ALTRO OPERATORE, il nome e cognome e specificherà la data e l’orario del report oggetto della revisione.
I report inseriti ed ordinati dalla piattaforma nello storico dei rapporti, sono sottoposti ad un monitoraggio quotidiano, affidato alla figura del QUALITY MANAGER, il quale esaminandone il contenuto, verificherà l’esattezza delle informazioni inserite ed eventualmente permetterà di mettere in atto la procedura di revisione del supervisore e conseguentemente tutte quelle azioni ed iniziative che consentono di definire e tenere sotto controllo gli standard qualitativi richiesti dalla direzione aziendale. Sul report di sicurezza, già salvato e presente nello storico, avrà accesso ad un pulsante, nella colonna sottostante l’intestazione TOOLS, con il quale visualizzerà il report e potrà dunque procedere, selezionando la voce QMSS CHECK, ad un controllo sulla forma e sulla conformità agli standard qualitativi, esprimendo un giudizio negativo o positivo.
3) FILTRI E RICERCHE
Dalla schermata principale, in cui visualizziamo lo storico dei rapporti, è possibile filtrare e personalizzare i risultati di ricerca concernenti le attività riscontrate e gli eventi inseriti nei report. Il filtro può essere applicato a una o più colonne di dati, selezionando l’intestazione, con il quale sarà possibile modificarne la successione nel tempo e visualizzare i report da una diversa fase cronologica, oppure utilizzando la casella CERCA nell’interfaccia di filtro, in alto a destra, con la quale potranno essere reperite direttamente le informazione che si intendono visualizzare e conseguentemente quelle che si vogliono escludere.
Quando si filtrano i dati, vengono nascoste intere righe se i valori di una o più colonne non soddisfano i criteri di filtro. È possibile applicare un filtro su valori numerici o di testo.
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